Chirurgia Orale
Estrazioni chirurgiche
LLe estrazioni complesse riguardano denti con radici dalla morfologia particolare, come curve accentuate o divergenze marcate, che rendono necessario il sezionamento dell’elemento o l’utilizzo di strumenti chirurgici specifici per la rimozione.
L’estrazione chirurgica può essere richiesta per diversi motivi, tra cui la presenza di denti inclusi o ritenuti, la pressione esercitata su elementi vicini o il rischio di spostamenti dentali. Queste condizioni sono frequenti nei denti del giudizio, per i quali spesso si consiglia la rimozione.
L’intervento si esegue in anestesia locale, attraverso un’incisione nella gengiva. In alcuni casi, può essere necessario rimuovere porzioni di osso circostante (osteotomia) o frammentare il dente per facilitarne l’estrazione. Infine, la zona trattata viene suturata con 2-3 punti di sutura.






LL’implantologia dentale è una branca dell’odontoiatria che consente la sostituzione dei denti mancanti con impianti artificiali inseriti nell’osso. Gli impianti possono supportare singoli denti, gruppi di denti o fungere da base per una protesi completa (dentiera). A differenza delle soluzioni tradizionali, questa tecnica preserva l’integrità dei denti naturali adiacenti, evitando di comprometterli per il sostegno della protesi.
La biocompatibilità degli impianti, unita a fattori chiave come la stabilità primaria al momento dell’inserimento, favorisce il processo di osteointegrazione, ovvero l’adesione diretta tra il titanio dell’impianto e l’osso circostante.
L’obiettivo di qualsiasi impianto è ottenere una perfetta osteointegrazione, assicurando un contatto stabile tra osso neoformato e superficie implantare. Una volta sottoposti a carico funzionale, gli impianti devono garantire stabilità e comfort, senza dolore né mobilità.
Presso questo studio vengono utilizzati esclusivamente impianti STRAUMANN BLX e TLX, prodotti da un’azienda svizzera leader nel settore.
Chirurgia implantare
La perdita di volume osseo mascellare può verificarsi naturalmente dopo l’estrazione di un dente, oppure a seguito di traumi, infezioni gengivali o patologie dell’osso mascellare e mandibolare.
Per garantire la stabilità e l’estetica degli impianti dentali, è fondamentale un adeguato supporto osseo. Sebbene l’osso umano possieda una capacità rigenerativa naturale, in molti casi è necessario un intervento mirato per favorire il ripristino della struttura ossea.
La chirurgia rigenerativa si esegue in anestesia locale e prevede un’incisione gengivale per accedere alla zona interessata. Il chirurgo provvede alla ricostruzione ossea utilizzando osso autologo (del paziente stesso), biomateriali o sintetici, e membrane che ne favoriscono la rigenerazione. Una volta completato il processo, il lembo gengivale viene suturato e il paziente segue un protocollo post-operatorio specifico. L’intervento è indolore e risolutivo.
I tempi di rigenerazione variano in base all’entità della perdita ossea iniziale, con una guarigione completa che può richiedere dai 4 agli 8 mesi. Solo dopo questo periodo sarà possibile procedere con l’inserimento dell’impianto.
Rigenerazione ossea
Prima...
...e dopo il trattamento
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